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Il bilancio 2001 dell'Autorità Portuale della Spezia si è chiuso con un utile di 3,5 milioni di euro
Mercoledì si è riunito il Comitato Portuale. Decisi ulteriori investimenti per il 2002 pari ad 10,2 milioni di euro, che si aggiungono a quelli per 34 milioni di euro già previsti
26 aprile 2002
Nella riunione di mercoledì scorso del Comitato Portuale della Spezia, il presidente dell'Autorità Portuale, Giorgio Bucchioni, ha presentato il bilancio Consuntivo 2001, che è stato illustrato dal responsabile amministrativo Paolo Pagliari. Il 2001 si è chiuso con un utile di 3,5 milioni di euro, con investimenti impegnati per 39 milioni di euro. Lo scorso anno il numero degli addetti che operano nel porto è aumentato di 809 unità (+14%) passando da 6.079 del 2000 a 6.888.
Dall'anno della sua costituzione, avvenuta nel 1995, l'Autorità Portuale ha effettuato investimenti per complessivi 69 milioni di euro, di cui 56,5 milioni nell'ultimo triennio.
Nel corso della riunione sono stati decisi ulteriori investimenti per il 2002 pari ad 10,2 milioni di euro che, aggiunti a quelli già previsti (34 milioni di euro), assommano a 40,2 milioni di euro. Nel corso di quest'anno - precisa una nota dell'authority portuale - sono previsti i seguenti lavori: dragaggi, manutenzioni ordinarie delle aeree portuali, realizzazione di binari di servizio ai terminal portuali per il collegamento alla nuova rete ferroviaria, realizzazione ed ampliamento del molo della Marina Militare per permuta con molo Pagliari, consolidamento ed ampliamento del Molo Italia, realizzazione di un parcheggio sotterraneo nel piazzale Fiorillo, realizzazione e canalizzazione torrenti nuovo e vecchio Dorgia, ampliamento della banchina alla radice del molo Enel, II° stralcio funzionale terminal Ravano relativo al completamento della canalizzazione canali Fossamastra e Montecatini, completamento ristrutturazione sede Autorità Portuale, realizzazione della darsena Pagliari, sistemazione ormeggi e porticciolo in località Le Grazie-Fezzano. E' inoltre previsto di procedere alle acquisizioni di meccanismi atti a disciplinare il transito dei mezzi in porto, di un simulatore per effettuare corsi di formazione ed aggiornamento professionale, di un sistema telematico VAS per il retroporto di S. Stefano Magra, di un portale telematico per il porto.
L'Autorità portuale ha sottolineato la scarsa autonomia finanziaria dell'ente, in quanto le entrate proprie sono limitate al 30% (esercizio 2001) del totale e così composte: canoni demaniali 10%, tasse e diritti portuali 5%, cessione impianti 9%, attività commerciale 1%. Il restante 70% deriva dai contributi dello Stato per l'esecuzione di opere.
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