Dopo otto mesi di blocco dei lavori, seguiti alla decisione del ministero dell'Ambiente di inserire il porto di Livorno tra i "siti nazionali da bonificare", potranno riprendere nei prossimi mesi le opere di dragaggio nello scalo labronico. Il servizio Difesa Mare del ministero dell'Ambiente - ha annunciato oggi l'authority portuale di Livorno - ha infatti approvato, di concerto con gli altri servizi interessati, il progetto di impermeabilizzazione della grande vasca (330.000 metri quadrati) predisposta già da un anno dall'Autorità Portuale per sversarvi i fanghi provenienti dai dragaggi in porto. Il ministero ha approvato anche il progetto relativo alle analisi aggiuntive sui materiali dragati redatto dall'ufficio Sicurezza, Ambiente e Qualità dell'ente portuale. Le analisi - ha ricordato l'authority livornese - stabiliranno se i materiali dragati dovranno essere disinquinati o se potranno essere sversati nella vasca senza alcuna bonifica.
Il via libera ministeriale - ha precisato l'Autorità Portuale - consentirà di programmare le gare necessarie ad aggiudicare i lavori di impermeabilizzazione della vasca, che sarà suddivisa in settori, di affidare l'attività di prelievo dei materiali e di analisi, e di avviare le gare per i dragaggi preparatori alla realizzazione di nuove banchine (Molo Italia) e quelli per bonificare ed approfondire gli insufficienti fondali di parti importanti del porto (sponda est della Darsena Toscana, Canale Industriale, area del nuovo bacino galleggiante).
Ieri intanto il Comitato Portuale di Livorno ha deliberato all'unanimità l'avvio di un'inusuale gara rivolta al sistema bancario. «Per effetto della legge 413/98 - ha spiegato l'ente portuale - all'Autorità Portuale erano stati assegnati 136 miliardi di lire, tra capitale ed interessi, che, di norma, venivano anticipati da enti pubblici finanziari che si trattenevano, ovviamente, la quota rappresentativa degli interessi. Seguendo questo "classico" percorso, l'Autorità avrebbe avuto circa 90 miliardi netti da investire. La direzione Finanziaria e Amministrativa dell'Autorità ha invece sottoposto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti e poi a quelli delle Finanze e del Tesoro una procedura diversa, che consente a tutto il sistema bancario di gareggiare offrendo un miglior risultato finale a parità di spesa per lo Stato». Il bando prevede infatti meccanismi che consentiranno agli istituti di credito di prevedere il trattenimento di cifre minori per interessi e di corrispondere all'Autorità Portuale una somma maggiore.
L'importo atteso dalla gara è di circa 102 miliardi di lire, che consentirà 12 miliardi in più di investimenti. |
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