dell'authority portuale e la relazione annuale illustrata dal segretario generale dell'ente portuale, Pietro Capogreco. Il 2001 si è chiuso con un avanzo economico di 953.850 euro. A fronte di entrate pari a 57.323.100 euro, le spese sono state 56.934.208 euro, con un avanzo finanziario di 388.892 euro. Gli investimenti sono ammontati a 36.481.482 euro.
«Il porto di Napoli - ha detto il presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli - sta vivendo una stagione estremamente impegnativa, ma caratterizzata da grande vitalità come dimostrano i dati del bilancio 2001 e la relazione annuale presentata dal segretario generale. Noi, come ho ribadito più volte nel corso dell'anno, stiamo lavorando su due fronti: uno interno ed uno esterno all'area portuale. Sul fronte interno la nostra "mission" è consolidare i settori di punta dell'economia portuale (crocieristico e container), razionalizzare la prima industria del porto (cantieristica), avviare le "autostrade del mare". Sul fronte esterno abbiamo stretto una serie di accordi con le istituzioni locali per creare un clima di fattiva collaborazione tra il porto e la città, indispensabile al suo sviluppo e al suo rilancio».
Nel suo intervento il segretario generale Capogreco ha sottolineato i risultati positivi di traffico conseguiti nel 2001: il settore crocieristico ha registrato un incremento del 16%, con un totale di 469.632 passeggeri contro i 405.639 del 2000, mentre nel comparto container la crescita è stata dell'8,5%, con una movimentazione complessiva di 430.097 teu, contro i 396.562 del 2000. Lo scorso anno è aumentata anche l'attività della Ferport (40% Autorità Portuale e 60% Serfer), che gestisce i servizi di manovra dei carri ferroviari all'interno dell'area portuale: i carri movimentati sono stati 15.550, con un incremento del 10% rispetto ai 14.134 del 2000.
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