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Singapore è stato scelto quale primo porto pilota in Asia per l'introduzione della statunitense Container Security Iniziative
Il programma americano prevede l'ispezione dei contenitori diretti negli Stati Uniti
5 giugno 2002
Il porto di Singapore sarà il primo scalo asiatico a introdurre le nuove misure di sicurezza per il traffico container previste dalla statunitense Container Security Initiative (CSI). Lo ha reso noto ieri il ministero dei Trasporti di Singapore, precisando che l'esecutivo ha accettato una specifica proposta delle Dogane degli Stati Uniti. «Singapore - ha spiegato il ministero - accoglie con favore l'opportunità di lavorare con gli USA a questa iniziativa, poiché rafforza le misure assunte dal governo di Singapore dopo gli attacchi dell'11 settembre per incrementare la sicurezza di tutti i nostri punti di entrata dei passeggeri e delle merci». Il dicastero ha inoltre precisato che alcuni rappresentanti delle Dogane americane sono giunti a Singapore per discutere le misure della Container Security Initiative con le agenzie governative locali. La CSI prevede che l'ispezione dei container diretti negli Stati Uniti avvenga nei principali porti mondiali, prima dello sbarco dei carichi nei porti americani.
L'iniziativa coinvolgerà la Maritime and Port Authority (MPA) e il Customs and Excise Department (CED), che lavoreranno con le imprese portuali PSA Corporation e Jurong Port e con altri operatori per far sì che i controlli di sicurezza non ostacolino le operazioni portuali.
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