Mercoledì scorso, in occasione del World Environment Day, le Nazioni Unite hanno inaugurato il sito internet United Nations Atlas of the Oceans (www.oceansatlas.com) dedicato allo stato degli oceani di tutto il mondo. L'iniziativa è stata presentata in occasione di una riunione dell'Intergovernmental Oceanographic Commission dell'UNESCO.
L'International Maritime Organization (IMO), l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di sicurezza marittima e di prevenzione dell'inquinamento marino, ha spiegato che, dopo oltre due anni e mezzo di sviluppo e dopo un decennio di preparazione, l'atlante degli oceani «rappresenta la più ambiziosa forma di collaborazione scientifica globale on-line ed uno strumento per la costruzione di un consenso internazionale che si prevede aiuterà le trattative su future intese relative al mare».
I partner del progetto Atlas of the Oceans sono, oltre all'IMO, l'Intergovernmental Oceanographic Commission dell'UNESCO e le organizzazioni delle Nazioni Unite Food and Agriculture Organization (FAO), International Atomic Energy Agency (IAEA), United Nations Environment Programme (UNEP), World Meteorological Organization (WMO) e United Nations Division for Ocean Affairs and the Law of the Sea (UNDOALOS). Hanno inoltre collaborato la russa HDNO (Head Department of Navigation and Oceanography) e la statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration).
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