Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
13:31 GMT+1
Il Consiglio Europeo ha raggiunto oggi una posizione comune sulla proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali
Prevista la presenza di almeno due prestatori di servizi portuali (la limitazione del numero dei prestatori dovrà essere l'eccezione, non la norma). Consentito il self-handling
17 giugno 2002
Il Consiglio Europeo ha raggiunto oggi una posizione comune sulla proposta di direttiva della Commissione Europea sull'accesso al mercato dei servizi portuali. Il documento approvato prevede che l'accesso al mercato dei servizi portuali avvenga in maniera trasparente, non discriminatoria, pertinente e proporzionata, che i fornitori di servizi, sia pubblici che privati, abbiano eguali possibilità di accesso al mercato e che tale equilibrio sia stabilito da normative e procedure chiare. La proposta di direttiva riguarda i porti con un volume di traffico annuo di almeno 1,5 milioni di tonnellate di merci o di 200.000 passeggeri. Il progetto di legge prevede che siano tenute in considerazione le specificità locali, specialmente per ciò che riguarda la sicurezza e l'ambiente, ma che tali specificità non divengano un pretesto per ridurre o impedire la concorrenza.
In particolare è prevista l'assenza di limitazioni al numero di prestatori di servizi portuali. Il numero di prestatori potrà essere limitato solo a causa della carenza degli spazi o della capacità o, nel caso dei servizi tecnico-nautici (pilotaggio, rimorchio e ormeggio), per ragioni legate alla sicurezza del traffico marittimo. La limitazione del numero dei prestatori di servizi dovrà però essere un'eccezione e non una norma. Questo orientamento - ha precisato la Commissione Europea - è particolarmente chiaro nel settore della movimentazione delle merci dove, come norma generale, dovrebbe essere consentita la presenza di almeno due prestatori di servizi, pur ammettendo che in alcune situazioni potrebbe non essere possibile la presenza di due prestatori di servizi.
La proposta prevede inoltre che i prestatori di servizi possano autonomamente assumere personale, che sia consentita l'autoproduzione o autoassistenza (self-handling) e che coloro che la praticano siano trattati come i prestatori di servizi comparabili. Le autorità portuali che svolgono attività commerciali non dovranno inoltre garantirsi privilegi, ma dovranno avere diritti e doveri uguali a quelli degli altri concorrenti commerciali.
«L'Europa - ha commentato il vicepresidente della Commissione UE e commissario ai Trasporti ed Energia, Loyola de Palacio - ha optato per la qualità dei servizi nei porti; questa è una valida scelta, che renderà possibile il trasporto marittimo al livello più elevato». «Questa - ha aggiunto - è una condizione indispensabile per lo sviluppo delle "autostrade del mare" e, più in generale, per una politica dei trasporti più equilibrata».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore