Sulla costa dello Yemen, nei pressi della città di Al-Mukalla, è stato trovato ieri il cadavere di un uomo che - secondo fonti yemenite non ancora confermate - potrebbe essere il marittimo bulgaro disperso nell'incidente occorso alla petroliera VLCC
Limburg (
inforMARE del
7 ottobre 2002).
Non sono intanto ancora state accertate le cause che hanno provocato l'esplosione e l'incendio a bordo della nave. L'equipaggio e il comandante della
Limburg, Hubert Ardillon, affermano che la petroliera è stata accostata da un'imbarcazione da pesca nei minuti che hanno preceduto la prima esplosione. Una versione che è stata confermata dalla società armatrice che opera la nave, la francese Euronav (gruppo CMB), e che ha fatto immediatamente ricondurre l'incidente ad un atto terroristico. Le autorità yemenite invece hanno precisato che l'unica unità nei paraggi era la pilotina incaricata di guidare la nave verso il terminal di El Shir ed hanno sostenuto con forza che un incendio, che ha causato alcune esplosioni, è scoppiato a bordo della nave. Le autorità locali hanno inoltre sottolineato come dalle prime ispezioni allo scafo della
Limburg risulti che le esplosioni sono avvenute all'interno della nave.
Di analogo avviso sembra essere il dipartimento di Stato americano, anche se ieri il portavoce Richard Boucher ha detto che al momento non ci sono novità e che è atteso il rapporto degli esperti della US Navy, giunti nello Yemen, che indagano sull'incidente a fianco di un team francese e delle autorità yemenite.