Gli armatori italiani bocciano senza appello la legge finanziaria predisposta dal governo e presentata al Parlamento e si preparano a trasferire all'estero la loro flotta di cabotaggio. «Il comitato esecutivo della Confederazione Italiana Armatori - ha spiegato oggi Confitarma - si è riunito in seduta straordinaria per esaminare il disegno di legge finanziaria 2003-2005 presentato in Parlamento, ed ha preso atto del fatto che, nonostante la pressante azione svolta dal ministro Lunardi, al momento, non sono previsti né fondi per il settore dei trasporti marittimi né, in particolare, accantonamenti relativi alla proroga per il 2003 degli sgravi contributivi per le navi adibite al cabotaggio tra i porti nazionali». Confitarma ha rilevato come, «di conseguenza, il costo di gestione delle navi di cabotaggio che battono bandiera italiana è destinato a crescere in modo tale da incidere sull'equilibrio economico delle società armatrici con grave pericolo per l'occupazione dei marittimi italiani».
Il comitato esecutivo della confederazione armatoriale italiana ha pertanto deciso di costituire un gruppo di emergenza, presieduto dal presidente di Confitarma Giovanni Montanari, con il compito di studiare le conseguenze del trasferimento nei Registri degli altri Paesi europei delle navi italiane adibite al traffico di cabotaggio.
«In previsione di questo eventuale trasferimento - ha precisato la confederazione - saranno predisposte informative relative ai seguenti punti: documentazione delle procedure amministrative e fiscali necessarie al trasferimento all'estero delle navi e delle imprese armatrici; analisi delle ricadute sull'occupazione marittima della registrazione all'estero delle navi (si stima che il trasferimento potrebbe causare problemi occupazionali per gran parte dei 6.000 marittimi italiani occupati nel settore cabotiero); impatto dell'aumento del costo del lavoro sulle tariffe dei traghetti e sulle rate di nolo delle navi da carico; aggiornamento dello studio sull'analisi comparativa dei diversi regimi di tonnage-tax
, tassazione sostenuta a livello comunitario in conformità alle linee guida della Commissione europea varate nel 1997».
Confitarma ha inoltre espresso solidarietà alle iniziative in difesa degli sgravi contributivi per il lavoro marittimo che sono all'esame dei sindacati ed ha reso noto che il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli, guidato da Emanuele Grimaldi, presidente dell'European Community Shipowners' Association (ECSA), ha già annunciato l'intenzione di trasferire due navi sotto altre bandiere a seguito della mancata introduzione della tonnage tax nella legislazione italiana.