La Commissione Europea ha deciso di deferire la Germania alla Corte di Giustizia dell'UE, ritenendo siano errate le modalità di trasposizione nell'ordinamento tedesco delle normative comunitarie che aprono gradualmente al libero mercato i servizi di ground handling negli aeroporti europei.
La Germania, nel formulare le proprie normative - secondo Bruxelles - ha commesso due infrazioni. La prima riguarda le modalità con le quali in Germania sono selezionati gli operatori del settore: vengono sì bandite delle gare, ma la legge tedesca permette alle autorità aeroportuali di imporre che i fornitori di servizi di ground handling assumano il personale aeroportuale addetto ai servizi posti in gara. Questo obbligo - secondo la Commissione - penalizza i nuovi operatori, costretti a farsi carico di questi addetti.
La Commissione Europea accusa inoltre la Germania di permettere che le proprie autorità aeroportuali, che offrono esse stesse servizi di ground handling, possano tener conto dei costi rappresentati dai dipendenti non trasferiti agli operatori di ground handling nello stabilire tariffe per l'accesso alle installazioni aeroportuali a carico dei fornitori di servizi di ground handling e di coloro che effettuano tali servizi in autoproduzione.