Difficile manifestare fiducia quando si parla di programmazione e realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie in Italia. Gran parte dei progetti svaniscono nel nulla o si trascinano per decenni senza alcuna significativa novità. Uno dei tanti è quello per la costruzione del terzo valico ferroviario appenninico Genova-Milano. Un progetto di cui il nostro giornale ha deciso di scrivere l'indispensabile: se non le novità, che sinora non ci sono, almeno le notizie. L'ultima notizia - con data odierna - riguarda l'incontro avvenuto questa mattina a Roma tra il presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Vittorio Adolfo, e una delegazione delle Ferrovie dello Stato guidata dal presidente Giancarlo Cimoli affiancato dagli amministratori delegati di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana, Roberto Renon e Mauro Moretti.
Nel corso dell'incontro sono stati esaminati i progetti riguardanti la rete ferroviaria ligure che sono compresi nel piano finanziario delle FS approvato dal Cipe, che prevedono un investimento di oltre quattro miliardi di euro.
A conclusione dell'incontro l'ente regionale ha diffuso una nota che evidenzia le tempistiche dei lavori. Il progetto per il terzo valico Genova-Milano - ha precisato la Regione - «è ormai avviato sulle procedure della Legge Obiettivo, vale a dire con tempi e modi ben precisi e delineati secondo un crono-programma che prevede, secondo Italfer, l'avvio del servizio nel 2010».
Il completamento dell'intero raddoppio della linea Genova-Ventimiglia nei tratti Andora-Finale e San Lorenzo al Mare-Andora è previsto per il 2009.
Le Ferrovie dello Stato ritengono di poter concludere la progettazione per il raddoppio della linea Pontremolese, per la parte relativa al territorio spezzino, entro il 2003 ed entro il 2005 per l'area emiliana e per le altre tratte.
Entro il 2010 si concluderà invece la ristrutturazione del nodo ferroviario di Genova, che consentirà l'utilizzo dell'attuale sede ferroviaria come metropolitana di superficie da Voltri a Nervi, sfruttando i binari esistenti.
FS ha inoltre assicurato che è vicino alla soluzione il problema dei costi di gestione dei sette chilometri di binari tra Ventimiglia e il confine con la Francia, che nelle scorse settimane aveva minacciato di bloccare i convogli a Mentone.