La società di navigazione Swedish Orient Line (SOL) ha reso noti ieri i dati di bilancio al 30 settembre scorso che - ha sottolineato - mostrano gli effetti negativi del conflitto tra israeliani e palestinesi. La compagnia opera principalmente servizi con quattro navi ro-ro tra il Nord Europa e il Mediterraneo attraverso la joint venture SolNiver Lines, di cui detiene il 60% del capitale (il restante 40% è della greca Scan Orient Shippin). Nel terzo trimestre SOL ha registrato un fatturato consolidato di 108 milioni di corone svedesi (11,8 milioni di dollari), contro 119 milioni di corone svedesi nel corrispondente periodo del 2001, ed un passivo netto di un milione di corone svedesi, contro un utile netto di due milioni nel terzo trimestre dello scorso anno.
Nei primi nove mesi del 2002 il fatturato consolidato è stato di 344 milioni di corone svedesi, contro 367 milioni nello stesso periodo del 2001. I tre trimestri si sono chiusi con un passivo netto di sette milioni di corone svedesi, contro un utile di otto milioni nei primi nove mesi dello scorso anno.
Swedish Orient Line prevede di archiviare l'ultimo trimestre dell'anno con un risultato analogo a quello del terzo trimestre e di riportare per l'intero 2002 un passivo netto di circa 8-9 milioni di corone svedesi.