Il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Nereo Marcucci, ha incontrato oggi i rappresentanti del Consorzio C.R.N.I. Livorno (Consorzio Costruzioni Riparazioni Navali e Industriali). Il consorzio, costituito da pochi giorni, è nato dall'iniziativa di CNA ed API e conta sulla partecipazione di undici imprese livornesi che operano da anni prevalentemente nell'indotto del Cantiere Navale Fratelli Orlando. Tra le priorità del consorzio rientra il superamento delle gravi difficoltà finanziarie ed occupazionali in cui si trova il comparto in conseguenza della crisi in cui versa da tempo il cantiere navale di Livorno.
Nel corso del colloquio con Marcucci - precisa una nota dell'ente portuale - il presidente del consorzio, Riccardo Coppi, ha sottolineato la necessità di non perdere, ma al contrario di valorizzare, il patrimonio di esperienze, professionalità e conoscenze che le imprese hanno maturato in tanti anni di attività nei settori della cantieristica e della navalmeccanica.
Tra gli obiettivi del nuovo consorzio c'è anche l'utilizzo dei bacini di carenaggio, qualora non dovessero essere occupati dall'attività del Cantiere Navale Fratelli Orlando.
Il presidente dell'authority portuale ha proposto un aggiornamento della riunione per valutare gli assetti futuri del cantiere navale su cui - è stato convenuto - possono essere meglio calibrati la funzione del consorzio e il relativo piano d'impresa. Marcucci ha però precisato che si non tratta di tempi indefiniti: il cantiere, come gli altri concessionari, dovrà infatti presentare entro la fine del 2002 il proprio bilancio di attività per dimostrare il miglior utilizzo dei bacini pubblici, mentre il Comitato Portuale dovrà esaminare, all'avvicinarsi della conclusione dei lavori del nuovo bacino, i tempi e le modalità di assegnazione. Ogni ipotesi di cessione del cantiere - ha ricordato l'Autorità Portuale - dovrà inoltre ottenere, per la parte demaniale, l'assenso preventivo dell'autorità concedente.