Il presidente dei Giovani Armatori di Confitarma, Stefano Messina, nel corso del convegno "Andare per mare: una grande opportunità per i giovani", che si è svolto oggi alla Stazione Marittima di Trieste, ha illustrato le proposte della Confederazione Italiana Armatori per la riorganizzazione dell'istruzione marittima nell'ambito della riforma degli ordinamenti scolastici.
Le proposte prevedono la suddivisione dell'attività scolastica in un primo triennio uguale per tutti e in un periodo di più elevata specializzazione marittima, l'inserimento nel programma dei corsi delle attività richieste dalla Convenzione internazionale STCW '95 sugli standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia per marittimi, la creazione delle cosiddette "Accademie del mare", strutture di perfezionamento a livello multiregionale, e l'inserimento nei programmi scolastici annuali di brevi periodi di imbarco a bordo di navi mercantili.
Confitarma - ha detto Messina - «ha già presentato le sue proposte al ministro dell'Istruzione Moratti, la quale ha manifestato grande interesse per le capacità di impiego per i giovani che il settore marittimo può offrire».
«In Italia, - ha dichiarato Luigi Perissich, direttore generale di Confitarma - le attività marittime nel loro complesso producono ogni anno quasi 26.300 milioni di euro pari a circa il 2,3% del prodotto interno lordo complessivo ed occupano oltre 356.000 unità di lavoro (circa l'1,5% dell'occupazione totale nazionale): si tratta, quindi di un settore di rilievo, che offre occasioni di lavoro particolarmente interessanti». «Inoltre - ha proseguito - vi sono buone prospettive di rilancio per le carriere marittime, data la nuova centralità del Mediterraneo, e quindi dell'Italia, rispetto ai trasporti marittimi internazionali e l'esigenza di sviluppare nel nostro Paese un sistema di trasporti più compatibile con l'ambiente. Peraltro, solo allineando pienamente l'Italia marittima all'Europa saremo in grado di dare prospettive occupazionali di qualità ai giovani che vogliono intraprendere una carriera sul mare».
Beniamino Leone, responsabile regionale della Fit Cisl, ha confermato l'interesse del sindacato a proseguire nel dibattito avviato con l'armamento per identificare le soluzioni migliori per l'occupazione di giovani leve.
I Presidi degli Istituti Nautici hanno ribadito, dal canto loro, la disponibilità a collaborare per la riforma scolastica, sottolineando peraltro l'importanza del ruolo svolto da tali scuole che non devono essere considerate come centri di formazione professionale, ma devono poter svolgere la loro attività in linea con le attuali esigenze di istruzione superiore.