Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha lanciato oggi un allarme sul rischio della perdita di 15.000 posti di lavoro nel settore marittimo determinata dalla manovra Finanziaria del governo. Il leader sindacale ha chiesto all'esecutivo di impedire «un nuovo dramma occupazionale». Nella Finanziaria in discussione in Parlamento - ha sottolineato Epifani - sono state tolte le risorse per la formazione obbligatoria, ma sono stati anche cancellati gli sgravi contributivi per il cabotaggio marittimo. In questo modo - ha aggiunto - si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro perché gli armatori potrebbero decidere di trasferire le navi sotto bandiera straniera.
«Per evitare che oltre 15.000 lavoratori, tutti residenti nel Mezzogiorno del Paese, perdano il proprio posto di lavoro - ha concluso - sarebbero sufficienti 100 milioni di euro. E' paradossale che per una cifra così modesta si corra il rischio di un altro dramma occupazionale di così vaste proporzioni».