La Commissione Europea ha attivato oggi una procedura di infrazione contro Francia, Lussemburgo, Belgio, Italia e Portogallo - a cui sono state inviate lettere di parere motivato - per il mancato recepimento nel diritto internazionale delle cinque nazioni delle normative europee sulla durata del lavoro dei marittimi a bordo delle navi che fanno scalo nei porti dell'Unione Europea (direttiva 1999/95/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 1999).
Obiettivo delle normative europee sull'orario di lavoro dei marittimi, che rientrano nella strategia comunitaria per rafforzare la sicurezza marittima e migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi delle navi - ha ricordato Bruxelles - è di applicare ad ogni nave che fa scalo in un porto dell'UE lo stesso regime di orario di lavoro o di riposo (direttiva 1999/63/Ce del Consiglio del 21 giugno 1999).
La Commissione ha precisato che Francia, Lussemburgo, Belgio, Italia e Portogallo avrebbero dovuto attuare queste normative entro il 30 giugno 2002. Se l'invio del parere motivato non avrà alcun effetto, la Commissione adirà la Corte di Giustizia europea.