Genova si è dotata di un'Agenzia Città-Porto che ha il compito di armonizzare lo sviluppo portuale e urbano. Si tratta - ha detto oggi il sindaco del capoluogo ligure, Giuseppe Pericu, presentando l'iniziativa - di una struttura unitaria che si occupa dell'attuazione del piano regolatore portuale. L'Agenzia è formata da tecnici del Comune e dell'Autorità Portuale e si avvarrà di collaborazioni con l'università e la Provincia di Genova.
Da tempo è stata avviata un'esperienza di collaborazione con il Comune nella stesura del piano regolatore portuale, ha ricordato il presidente dell'ente portuale, Giuliano Gallanti. La nuova Agenzia però - ha aggiunto - «è una novità molto importante sotto il profilo istituzionale. Uno strumento come questo non esiste in alcuna città portuale italiana ed è interessante anche a livello europeo. In Francia e Spagna ci sono agenzie analoghe, ma hanno competenze molto più vaste».
Secondo Marta Vincenzi, assessore alle Reti infrastrutturali del Comune di Genova, non esiste ancora nel Mediterraneo un modello nel rapporto tra territorio e banchine. L'aspetto di concretezza dell'Agenzia - ha spiegato Marta Vincenzi - è costituito dall'attuazione del piano regolatore portuale, un piano da portare a compimento - ha precisato l'assessore - tramite il confronto con i cittadini, in particolare con quelli del ponente genovese, più direttamente interessati dai progetti di ampliamento del porto. Infatti l'Agenzia dedicherà particolare attenzione all'area occidentale dello scalo, come testimonia la sua stessa ubicazione in Piazza Bignami 1 nella delegazione ponentina di Prà e il suo programma di attività, che prevede:
- riqualificazione urbana delle aree portuali a ponente del Rio San Giuliano
- ridefinizione della fascia di confine tra porto e città nell'area territoriale di Prà-Voltri, con riguardo all'assetto infrastrutturale viario e ferroviari, nonché agli accessi alle aree portuali
- definizione urbanistica del progetto di completamento del distripark di Prà-Voltri
- ristrutturazione delle ville del ponente nel progetto di ridefinizione del nuovo parco urbano
- riutilizzo dell'area ex-fonderie di Multedo, conseguente alla definizione del progetto di ristrutturazione del Porto Petroli
- delocalizazione delle attività petrolchimiche svolte nell'area di Multedo
- definizione dei tracciati di viabilità relativi alle aree di congiunto interesse città-porto
L'Agenzia - ha sottolineato Gallanti - ha di fronte un compito impegnativo, assegnatole dal piano regolatore portuale. «Si tratta - ha detto il presidente dell'ente portuale - di realizzare uno sviluppo a ponente del porto, che costituisce la parte più delicata e complessa». Un progetto che deve tener conto sia delle esigenze del porto che di quelle dei cittadini. «Sarebbe un errore dal punto di vista portuale - ha precisato Gallanti - separarsi dalla città. L'Agenzia è lo strumento per cercare questa necessaria conciliazione». Il porto dovrà confrontarsi con la città. Ma anche la città con il porto, per far sì che le «terrificanti portacontainer da 6.000-10.000 teu» evocate dalla Vincenzi smettano di incutere timore ai cittadini.
B.B.