Assiterminal ha chiesto l'intervento del presidente dell'Autorità Portuale di Genova, perché ' ha lamentato il direttore dell'associazione dei terminalisti italiani, Giorgio Cerboni, nella missiva inviata a Giuliano Gallanti - «ancora una volta Genova viene assurdamente discriminata in occasione della dichiarazione di scioperi nazionali».
Assiterminal ha affermato di essere stata informata questa mattina alle ore 10.25 dello sciopero dichiarato sulla vicenda irachena tramite un fax inviato dalla Filt-Cgil. «All'ora di arrivo della vostra comunicazione, che dovrebbe avere come scopo anche quello di preavvertire e non solo di informare ' ha sottolineato Cerboni in un fax di risposta spedito, oltre che alla Filt-Cgil, alla Fit Cisl e alla Uil Trasporti ' in tutti i porti nazionali erano già in atto astensioni dal lavoro caratterizzate dalla più ampia discrezionalità a livello locale, relativamente alla loro articolazione». «Infatti ' ha ribattuto il direttore di Assiterminal ' si passa da porti dove lo sciopero è limitato a due ore pomeridiane, ad altri scali, come Genova, dove le due ore di astensione dal lavoro per turno, da voi indicate, sono lievitate a 24 ore, con inizio dal 1' turno di questa mattina». Cerboni ha criticato il fatto che, per Genova, sia stato proclamato un immediato sciopero della durata di 24 ore, sostenendo che era stato dichiarato «coerentemente con quanto stabilito nazionalmente da Cgil, Cisl e Uil», mentre a livello nazionale i tre sindacati avevano invece proclamato due ore di sciopero generale nel settore dei trasporti, dalle ore 15.00 alle 17.00 di oggi, in tutti i luoghi di lavoro.
Secondo Assiterminal, nel porto di Genova «il vezzo di incrementare le ore di sciopero è ormai diventato una consuetudine». Cerboni ha denunciato come le iniziative sindacali, «volte a tutelare principi o aspetti sociali, si trasformino in fenomeni distorsivi della competitività, in quanto dannosissime in punto economico e per l'immagine dello scalo ingiustamente discriminato».