Sono quattro le offerte per l'acquisizione del 75% del cantiere navale bulgaro Varna Shipyard, il cui capitale è attualmente interamente nelle mani della compagnia di navigazione pubblica Navigation Maritime Bulgare (Navibulgar) che l'ha acquisito nello scorso aprile per 35,5 milioni di lev (19,7 milioni di dollari). Alla privatizzazione dello stabilimento partecipano la greca Tsakos Shipping and Trading, la britannica Baker Investment e le bulgare AKB Fores e Madesta Holding.
Il prezzo base per il 75% del cantiere è fissato in 20 milioni di lev (11,1 milioni di dollari). L'acquirente dovrà versare un deposito cauzionale pari al 26% della quota azionaria per un periodo di tre anni, durante i quali dovrà essere garantito un giro d'affari annuo di almeno 40 milioni di dollari. Se tale condizione non sarà soddisfatta la quota tornerà alla Navibulgar.
Se invece la privatizzazione andrà in porto, il nuovo acquirente costituirà una nuova joint venture 75:25 con la Navibulgar che gestirà le attività e i beni del cantiere navale. Il nuovo investitore avrà un'opzione per comprare il rimanente 25% della società quando l'agenzia governativa per le privatizzazioni avvierà la procedura di privatizzazione della Navibulgar.
Attualmente la compagnia di navigazione bulgara ha una flotta di oltre 80 navi per un totale di più di 1,6 milioni di tonnellate di portata lorda.