Alitalia ha chiuso il primo trimestre di quest'anno con un passivo consolidato prima delle imposte e delle componenti straordinarie di 198 milioni di euro, con un peggioramento di 95 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2002. I ricavi sono ammontati a 1.016 milioni di euro, con una flessione di 51 milioni di euro (-4,7%). Complessivamente - ha reso noto oggi la compagnia aerea italiana - il costo per consumi di materie e servizi e il costo del lavoro, pari a 1.135 milioni di euro, non hanno presentato sostanziali differenze rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+8 milioni di euro, pari ad un incremento dello 0,7%). Il trimestre è stato archiviato con un passivo operativo di 173 milioni di euro, con un peggioramento di 73 milioni di euro rispetto al periodo gennaio-marzo del 2002.
L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2003 presenta un incremento di 148 milioni di euro rispetto all fine dello scorso esercizio (1.056 milioni contro i 908 di dicembre).
Alitalia prevede un risultato negativo per l'esercizio in corso. «Si va delineando per l'intero 2003 - ha spiegato la compagnia - un tendenziale andamento economico più severo rispetto a quello previsto per tale anno nel piano biennale (che, si ricorda, prefigurava un sia pur contenuto utile netto, anche ipotizzando il concorso di misure di sostegno di settore in analogia a quanto operato dal governo statunitense), con la conseguente aspettativa di un risultato economico di segno negativo, tenuto anche conto che il contributo riveniente dalla gestione straordinaria non potrà raggiungere i livelli, difficilmente ripetibili, conseguiti nell'esercizio 2002».