L'italiana Saipem, in joint venture con la sua controllata Technigaz e con le società di ingegneria Tecnimont e Sofregaz, si è aggiudicata il contratto "chiavi in mano" di realizzazione del terminal di rigassificazione a Guangdong in Cina. Il contratto, relativo all'ingegneria, all'approvvigionamento, alla costruzione e alla messa in opera dell'impianto, è stato assegnato dal consorzio di cui fanno parte CNOOC, BP e altri partners cinesi ed ha un valore complessivo di circa 240 milioni dollari. La quota di competenza Saipem (60%) è di circa 145 milioni dollari.
Il contratto - ha precisato oggi Saipem - sarà sottoposto all'iter autorizzativo delle autorità locali.
La joint venture realizzerà tutte le strutture del terminale, inclusa la preparazione dell'area, la realizzazione di due serbatoi di stoccaggio di GNL, le opere marittime e le strutture di rigassificazione.
L'impianto di Guangdong, il cui completamento è programmato per la metà del 2006, è il primo terminale di importazione di gas naturale liquefatto ad essere realizzato in Cina.