L'U.S. Department of Homeland Security (DHS), a cui fa capo l'U.S. Bureau of Customs and Border Protection, darà maggiore impulso al programma Container Security Initiative (CSI) estendendo il numero di porti esteri in cui - come prevede il CSI - vengono ispezionati accuratamente i container diretti negli Stati Uniti.
Illustrando ieri la nuova iniziativa in occasione di una visita al porto di Newark (New Jersey), il direttore del DHS, Tom Ridge, ha annunciato che il programma verrà esteso ai porti di nazioni come la Malaysia, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti ed in altri Paesi del Medio Oriente e dell'America Latina.
Ridge ha ricordato che il CSI è già operativo in 13 dei 20 porti esteri individuati dalla prima fase del programma in quanto primi scali del mondo per volume di traffico containerizzato diretto negli Stati Uniti. Attraverso questi 20 scali passa il 68% di tutti i carichi containerizzati che sono sbarcati nei porti statunitensi. La seconda fase del programma - illustrata ieri da Ridge - prevede l'estensione dei controlli dal 68% ad oltre l'80% delle importazioni statunitensi in container.
Infine Ridge ha annunciato un ulteriore stanziamento di 170 milioni di dollari per potenziare le misure di sicurezza nei porti statunitensi, che sia aggiungono ai 75 milioni di dollari stanziati nel budget supplementare per il 2003.