Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato oggi il bilancio consuntivo 2002 e la relazione annuale illustrata dal segretario generale dell'Autorità Portuale, Pietro Capogreco. L'esercizio si è chiuso con un avanzo economico di 56.641 euro. A fronte di entrate pari a 35.234.524 euro, le spese sono ammontate a 35.450.693 euro con un disavanzo finanziario di 216.169 euro. La voce investimenti in opere e attrezzature portuali segnala finanziamenti per 5.719.952 euro che, aggiunti agli investimenti già impegnati negli esercizi precedenti, porta il valore degli investimenti in corso ad oltre 100 milioni di euro.
Nella sua relazione Capogreco ha ricordato che «l'Autorità Portuale ha raggiunto nel 2002 diversi obiettivi: l'avvio della costituzione della società "Nausicaa spa" interamente pubblica per gestire l'intera area monumentale, l'avvio della costituzione di una società mista pubblico-privato per la gestione della Stazione Marittima, l'avvio di una serie di iniziative sulla linea di costa volte alla riqualificazione e allo sviluppo delle aree demaniali marittime, gli interventi al molo Carmine finalizzati al programma di riordino della cantieristica previsto dal Piano Regolatore, il piano di potenziamento del cabotaggio. In particolare, in linea con il Nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, per incrementare i collegamenti via mare di breve raggio sono state rilasciate autorizzazioni annuali alle società di navigazione SNAV e TTTLines. Il primo con accosti al Molo Immacolatella Vecchia e Calata Porta Massa, serve traffici misti passeggeri-merci per Palermo, ha movimentato, nella seconda metà del 2002, 25.077 mezzi commerciali, 160.842 passeggeri e 30.331 auto; il secondo è ubicato con accosti al Molo Angioino e Calata Piliero, effettua servizio passeggeri con auto al seguito da e per Catania registrando una movimentazione di 9.444 mezzi commerciali, 24.710 passeggeri e 5.553 auto. La Tirrenia nel 2002 ha raggiunto 550.000 passeggeri, 115.000 automobili, 70.800 automezzi. I lavori in corso e attinenti al cabotaggio sono: il consolidamento e il prolungamento del Molo Immacolatella Vecchia, la sistemazione della Calata Piliero per aumentare il numero degli ormeggi desinati al traffico cabotiero, lo studio di una nuova viabilità Calata Piliero-Varco Bausan a servizio del traffico cabotiero».
Capogreco ha inoltre ricordato che, per quanto riguarda il servizio di manovre carri ferroviari gestito dalla Ferport, nel 2002 si è registrata una sostanziale stabilità dei carri manovrati rispetto all'anno precedente ed un aumento rispetto al 2000 (15.245 carri nel 2002, 15.550 nel 2001, 14.134 nel 2000). In tale ottica - ha precisato - si è avviato il processo di modifica delle quote azionarie detenute dall'Autorità Portuale con la cessione delle stesse e/o la non sottoscrizione di un eventuale aumento di capitale sociale verso altri soggetti imprenditoriali interessati alla creazione di una rete di collegamenti ferroviari in grado di servire i porti di Salerno e Gioia Tauro.
"Il porto di Napoli - ha commentato il presidente dell'ente portuale, Francesco Nerli - sta vivendo una stagione impegnativa ma caratterizzata da grande dinamismo come dimostrano i dati del bilancio 2002 e la relazione presentata dal segretario generale. Siamo impegnati da un parte a consolidare, rafforzare e ammodernare i settori di punta dell'economia portuale (settore turistico-passeggeri e settore commerciale), a razionalizzare la prima industria del porto (cantieristica), a incrementare "le autostrade del mare", dall'altro a continuare nella stretta collaborazione con le istituzioni locali per accelerare lo sviluppo del porto. Mi preme aggiungere che il 98% delle spese correnti è coperto dalle entrate correnti: questo significa che i contributi di Comune, Regione e Provincia vengono destinati agli investimenti. Inoltre siamo in attesa dei 98 milioni di euro riconosciuti dal governo allo scalo partenopeo in attuazione del programma di opere a completamento della legge n.413/98".
Nella riunione odierna il Comitato Portuale ha approvato anche la costituzione di una nuova impresa per la gestione del servizio idrico, sinora gestito dall'Autorità Portuale. La società "Idraporto", costituita da Autorità Portuale (20%), Marnavi spa (74,40%) e Sargenavi (5,6%), dovrà gestire l'acquedotto portuale, le cisterne e la rete idrica con relativa manutenzione nonché la fornitura idrica alle navi in porto e in rada, ai concessionari e agli utenti in genere.