Mercoledì scorso European Sea Ports Organisation (ESPO) ha adottato una posizione sulla proposta di regolamento della Commissione Europea relativa alla sicurezza nei porti. L'associazione dei porti europei ha elencato alcuni punti che - secondo ESPO - renderebbero la proposta dell'esecutivo europeo più aderente a quanto previsto in sede IMO.
In particolare l'associazione ritiene non vi sia alcuna necessità di estendere le misure di sicurezza al traffico nazionale. ESPO ritiene inoltre che, nel caso vengano previste misure di sicurezza alternative per il traffico intra-comunitario, dovrebbe essere resa facoltativa la realizzazione di infrastrutture portuali dedicate allo short sea shipping, in base alle specifiche caratteristiche di ciascun porto e di ciascun terminal.
ESPO ha inoltre osservato che i controlli aggiuntivi condotti da personale della Commissione Europea dovrebbero essere attuali senza creare ulteriori ostacoli burocratici. Secondo l'associazione non è inoltre necessario lo spostamento della data (1' luglio 2004) stabilita dall'International Maritime Organization (IMO) per l'implementazione delle misure di sicurezza in Europa.
In merito alla proposta della Commissione UE di introdurre una direttiva che copra gli aspetti della sicurezza nell'intero comparto portuale, l'associazione ha sottolineato come un tale specifico strumento legislativo debba essere attentamente studiato e ha chiesto alla Commissione di organizzare una procedura di consultazione prima di avanzare una proposta.