Alcuni operatori italiani del trasporto hanno costituito lo scorso 4 giugno la nuova associazione ASSO.TIM (Associazione Trasportatori Intermodali Marittimi), che si propone di omogeneizzare gli obiettivi degli operatori intermodali marittimi, di valorizzare il settore presso le autorità e gli enti pubblici e privati e di realizzare in campo tecnico le attività necessarie per creare le migliori condizioni di esercizio e sviluppo utilizzando il know how logistico degli associati.
Le società fondatrici di ASSO.TIM sono Bucci (Napoli), Gts (Bari), Iso (Napoli), Logtainer (Genova), Lti/Interglobo (Genova), Sogemar (Milano) e Spinelli (Genova).
Presentando l'iniziativa, il presidente della nuova associazione, Fabrizio Filippi, ha ricordato che da alcuni anni è in corso un processo di ristrutturazione globale del trasporto europeo, in particolare per quanto attiene al segmento ferroviario, e che l'obiettivo più volte dichiarato dalle imprese ferroviarie che operano sul territorio nazionale ed internazionale è quello di migliorare la capacità produttiva attraverso progetti mirati che consentano di fare leva sull'economicità del servizio nel rispetto dello suo standard qualitativo. Filippi ha sottolineato che ASSO.TIM condivide questa prospettiva e che l'associazione intende muoversi in questa direzione, nella consapevolezza - ha precisato - che tale obiettivo può essere raggiunto solo con la collaborazione di tutti i soggetti attivi della catena logistica.
«In questo momento di transizione, nel quale, da alcuni mesi, la lancetta della crescita economica è rimasta sullo zero, con ricadute negative anche per le aziende associate - ha detto Filippi - vogliamo proporci come anello di congiunzione tra il mondo della produzione e quello della logistica, segnalando alle imprese ferroviarie e agli enti pubblici e privati i nuovi bisogni della domanda di mobilità delle merci, resi oggi più complessi dalle dinamiche competitive del mercato globale. Riteniamo infatti che l'intermodalismo sia ancora un valido sistema di trasporto, complementare e non concorrenziale alle altre modalità, in sintonia con la crescente necessità di ridurre l'impatto ambientale nel nostro Paese. Una modalità che necessita comunque di sviluppare un percorso integrato che pervenga alla formulazione di sinergie condivise con le imprese ferroviarie onde consentire alle aziende, nel futuro che insieme vogliamo costruire, competitività e stabilità nel campo dei trasporti intermodali marittimi».
Le aziende che fanno capo ad ASSO.TIM muovono circa 13.500 treni all'anno, pari a 170 milioni di chilometri/contenitori/anno, gestendo direttamente i processi produttivi come proprietari di terminal, case di spedizione, aziende di autotrasporto, agenzie marittime e doganali con un fatturato annuo di 450 milioni di euro.