I porti di Genova, La Spezia e Savona hanno stretto un accordo con l'Office de la Marine Marchande et des Port Tunisiens che verte principalmente sullo sviluppo dello short sea shipping, sulla formazione professionale, sulle tecnologie informatiche e sulla sicurezza.
I rappresentanti dei porti liguri e dell'organismo del ministero dei Trasporti tunisino - ha spiegato oggi la port authority di Genova - hanno già effettuato degli incontri con l'obiettivo di migliorare le relazioni commerciali tra le due nazioni, anche attraverso la semplificazione e la velocizzazione degli scambi documentali propedeutici al traffico merci e passeggeri. Come caso pilota è stato individuato quello del traffico ro-ro tra Genova e Rades, che oggi è gestito da Cotunav, Tirrenia e Saimare, per il quale verrà avviata nel prossimo settembre una sperimentazione per giungere alla completa informatizzazione degli scambi documentali che dovrebbe andare a regime a partire dal 2004.
L'intesa prevede anche la realizzazione di uno studio congiunto sotto il profilo commerciale, economico e giuridico, mirato alla promozione del traffico ro-ro, e uno scambio di esperienze in tema di formazione professionale, prevenzione, sicurezza, emergenze in ambito portuale che potrebbe allargarsi in un prossimo futuro anche a security e protezione ambientale.
«Il rapporto di collaborazione avviato con la Tunisia e con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo - ha precisato l'Autorità Portuale genovese - è ancor più rilevante considerate qualità e quantità dei traffici esistenti e potenziali. Infatti, dati recenti attestano che i traffici con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo ammontano al 20% del traffico complessivo dello scalo genovese. In particolar modo la Tunisia nel settore delle merci convenzionali movimenta da sola ben l'80% del traffico proveniente dai paesi del Nord Africa (Tunisia, Libia, Egitto, Marocco, Algeria) e diretto a Genova».