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MSC, Ignazio Messina, Grimaldi e Genoa Distriport in lizza per la gestione del terminal Multipurpose di Genova
Genoa Distriport (Clerici, Gavio, Campostano e Scerni) ha illustrato oggi il suo piano d'impresa
28 novembre 2003
L'Autorità Portuale di Genova ha comunicato i nominativi delle società che, entro il termine ultimo fissato alle ore 18.00 di oggi, hanno inviato le proposte per la gestione del terminal Multipurpose.
Società
Metri quadrati richiesti
Thermocar Srl
Genova
6.000
S.T.C. (Servizi Trasporti Combinati)
Genova
15/18.000
Mediterranean Shipping Company (MSC)
Ginevra
245.000
Centro Servizi Derna
Genova
40.000
Angelo Pastorino Srl
Genova
10.000
Genoa Distriport
Genova
245.000
Ignazio Messina Spa
Genova
245.000
Grimaldi Holding
Genova
245.000
Tra le otto aziende interessate alla gestione di aree del terminal, riportate nella tabella a lato, figura l'elvetica MSC. La già nota candidatura del grande gruppo armatoriale ginevrino, alla ricerca - come tutte le altre principali compagnie del settore container - di un approdo dedicato nell'Alto Tirreno, suscita più di una perplessità a Genova: le navi sempre più grandi della flotta della compagnia cercano sì uno scalo vicino al mercato dell'Italia settentrionale e della Svizzera, ma anche accosti facilmente accessibili e fondali di profondità sufficiente per consentire l'accesso alle portacontainer di maggior capacità. Caratteristiche che attualmente i ponti Canepa e Libia del Multipurpose non offrono.
Tra i pretendenti alla gestione del terminal figurano inoltre i gruppi armatoriali genovesi Ignazio Messina & C. e Grimaldi, che hanno radicati interessi nel porto del capoluogo ligure. La lista comprende anche la Genoa Distriport Srl, una nuova società consortile formata anch'essa da aziende che operano a Genova: la compagine societaria è composta da Terminal Frutta Genova, Forest e Terminal San Giorgio, imprese che fanno capo ai gruppi Clerici, Gavio, Campostano e Scerni.
Scaduti i termini per il deposito delle istanze di concessione, Genoa Distriport ha deciso di illustrare il proprio progetto per il Multipurpose. Il piano d'impresa della società prevede la creazione di un sistema di terminal pubblici gestiti da terminalisti privati e indipendenti, al servizio del mercato. Obiettivo dell'iniziativa è di creare un polo specialistico multifunzionale nel cui ambito sviluppare e consolidare traffici ad elevato valore aggiunto e di acquisire una prominente posizione quale main hub per le autostrade del mare . In quest'ambito - ha precisato la società - il piano d'impresa prevede servizi di collegamento intermodale fra la piattaforma portuale che nascerà nell'area ex Multipurpose con le altre piattaforme logistiche d'oltreappennino e d'oltrealpe (servizi shuttle via ferrovia da e per Genova, servizi di lunga percorrenza) e impianti di alta tecnologia per i servizi di tracking dei vettori and tracing delle merci. È prevista la realizzazione di circa 40.000 metri quadrati di aree coperte e dedicate allo stoccaggio, manipolazione e distribuzione delle merci. Nel complesso - ha aggiunto Genoa Distriport - il piano d'impresa prevede un'elevata specializzazione merceologica (prodotti deperibili, forestali, coloniali, riso, metalli ferrosi e non, merci varie e impiantistica), una spinta vocazione multimodale (container, traffici ro-ro, autostrade del mare) ed una evidente e significativa "mission" ad erogare servizi qualificati alla merce e alla sua movimentazione in un regime di totale indipendenza.
Gli investimenti programmati dalla società consortile sono pari a 30 milioni di euro. Il piano prevede la creazione di nuova occupazione per circa 1200 unità (delle quali 159 nuove assunzioni) ed un traffico a regime di 180.000 teu all'anno, 730.000 tonnellate all'anno su rotabili e 735.00 tonnellate di merci specializzate. È previsto inoltre - ha sottolineato Genoa Distriport - un significativo utilizzo dei servizi e delle unità occupazionali forniti dalla Compagna Unica.
Genoa Distriport, che è presieduta da Alfonso Clerici, ha precisato infine che «l'attuale compagine azionaria è aperta al contributo e all'ingresso di nuovi e importanti operatori logistici di livello nazionale».
L'Autorità Portuale nominerà una commissione incaricata di valutare le proposte dei pretendenti alla gestione del Multipurpose.
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