Nei primi dieci mesi di quest'anno il porto di Napoli ha totalizzato un traffico merci di 10.790.000 tonnellate, con un incremento del 21,9% rispetto a 8.850.000 tonnellate registrate nel corrispondente periodo del 2002. La movimentazione container è stata pari a 358.000 teu, con un calo del 4,3% rispetto ai 374.000 teu dello stesso periodo del 2002. La flessione - ha precisato oggi l'Autorità Portuale di Napoli - è da attribuire a cause interne alle aziende che si occupano dello stoccaggio dei container, in particolare agli scioperi verificatisi al terminal Bausan.
Nel settore passeggeri i crocieristi sono stati 562.000 unità, con una progressione del 26,9% rispetto ai 443.000 crocieristi del periodo gennaio-ottobre dello scorso anno. Il dato rappresenta un record assoluto per il porto di Napoli, che ha oltrepassato per la prima volta quota 500.000 crocieristi.
I passeggeri per il golfo e le isole sono stati 7.049.200 unità (+ 9,2 %) e 419 le navi approdate contro le 373 di primi dieci mesi del 2002 (+12%).
Nel settore del cabotaggio i collegamenti di breve- medio raggio hanno fatto registrare un traffico di 325.000 auto (+23%) e 224.410 mezzi commerciali (+25%). I passeggeri solo per la Sicilia sono stati 725.000 unità (+40,5%).
«Il porto di Napoli- ha dichiarato il presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli - si conferma scalo in crescita. I dati infatti segnalano il traffico crocieristico in forte aumento, un successo indiscusso delle autostrade del mare (collegamenti con la Sicilia), la posizione di rilievo del porto nel settore passeggeri (isole e golfo) e un traffico commerciale con punte di eccellenza nel settore del traffico ro-ro (2.600.000 ton. di merce gennaio-ottobre 2003 contro 1.400.000 2002, +85,7%) e delle rinfuse liquide (+11,3%, da 3.100.000 a 3.450.000)».