«Il Molo VII è uscito dal clima di incertezza che ha caratterizzato il 2003 grazie alle scelte strategiche dell'Autorità Portuale». Lo ha dichiarato oggi il vice commissario dell'Autorità Portuale di Trieste, Giuseppe Cappella, partecipando al terzo incontro del progetto «In Giro'per l'Italia del Mare», svoltosi nella città giuliana su iniziativa di Confitarma e Wista Italia.
Pierluigi Maneschi, presidente del Lloyd Triestino di Navigazione, compagnia che fa capo al gruppo Evergreen, ha sottolineato i benefici derivanti dall'ingresso di T.O. Delta, azienda che opera a servizio di Evergreen, nella compagine azionaria di TICT, la società che gestisce il Molo VII del porto di Trieste. «Oggi - ha osservato Maneschi - i legami che stringono la compagnia al porto di Trieste e all'Adriatico sono ancora più forti: lo dimostra la costante crescita dei traffici con la Cina e l'Europa centro-orientale ai quali si stanno aggiungendo quelli con il Nord America».
Per Enrico Samer, nuovo presidente degli agenti marittimi del Friuli Venezia Giulia, la situazione del porto di Trieste è invece ancora grave: «mancano - ha sottolineato - le strategie a lungo termine per poter fare scelte in sinergia con gli altri porti della regione».
Anche il responsabile business combinato della Divisione Cargo di Trenitalia, Pietro Vicino, ha concordato sulla necessità di potenziare il porto di Trieste: «altrettanto importante - ha precisato - sarà farlo nel rispetto dell'ambiente, contribuendo a decongestionare il traffico autostradale dal trasporto dei mezzi pesanti potenziando anche il trasporto ferroviario delle merci dirette verso i paesi dell'Europa dell'Est».