Il ministro plenipotenziario Alberto Bradanini, coordinatore del Comitato Governativo Italia-Cina, ha visitato oggi il porto di Napoli accompagnato dal direttore generale per lo sviluppo produttivo del ministero delle Attività produttive, Massimo Goti, e dal ministro consigliere dell'ambasciata cinese a Roma, Zhang Limin.
La delegazione ha incontrato il segretario generale dell'Autorità Portuale di Napoli, Pietro Capogreco, che ha illustrato i piani di potenziamento del porto, l'incidenza del traffico in importazione dai principali porti cinesi (Hong Kong, Shanghai, Dalian, Guangzhou), che rappresenta circa il 60% dell'intero traffico container in importazione nel porto di Napoli, e quello in esportazione, che rappresenta circa il 48% del totale delle esportazioni containerizzate.
Obiettivo dell'incontro di lavoro - ha spiegato l'ente portuale di Napoli - è stato quello di analizzare l'attuale situazione e individuare le potenzialità dello scalo partenopeo in vista di nuove e più incisive relazioni che il governo italiano dovrebbe avviare per catturare nuovo traffico commerciale proveniente dal più grande mercato del mondo.
«Abbiamo rilevato - ha detto Bradanini - che attualmente . Il nostro scopo è capire nei 5-6 porti italiani dove già esiste un rapporto di traffico con la Cina quali sono i colli di bottiglia, le strozzature che impediscono di spostare dal Nord Europa all'Italia quell'ingente mole di traffico. Siamo certi che i punti su cui si dovrà concentrare il nostro lavoro sono il sistema logistico del Paese, l'efficienza del sistema in termini di costi e di tempi, i controlli».
«Siamo - ha ricordato il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Nerli - il porto su cui opera il principale armatore di Stato cinese, la COSCO, proprietario inoltre di oltre il 40% del terminal Conateco. Siamo quindi più che interessati a collaborare con il Comitato Governativo Italia-Cina per raggiungere gli scopi commerciali auspicati».