La greca Stelmar Shipping ha chiuso il secondo trimestre di quest'anno registrando il 38' risultato positivo dall'inizio della sua attività. Il trimestre è stato archiviato con un utile netto di 15,84 milioni di dollari su un ricavo operativo di 58,96 milioni di dollari, contro rispettivamente 4,49 milioni e 44,44 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2003. Il risultato operativo è ammontato a 19,70 milioni di dollari, contro 16,32 milioni di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno.
I risultati relativi al primo semestre del 2004 - comunicati oggi dalla compagnia di navigazione greca - mostrano un utile netto di 31,57 milioni di dollari su un ricavo operativo di 111,26 milioni di dollari, contro rispettivamente 15,91 milioni e 88,81 milioni di dollari nella prima metà del 2003. Il risultato operativo è stato di 39,44 milioni di dollari (+21,4%).
Ieri intanto Stelios Haji-Ioannou, fondatore di Stelmar Shipping e azionista di riferimento della compagnia con il 27% del capitale azionario, ha reso noto di aver ricevuto una lettera non sollecitata da Victor Restis per conto della Golden Energy Management (GEM), compagnia della famiglia Restis, nella quale viene avanzata un'offerta per l'acquisto dell'intero capitale azionario di Stelmar.
«Nonostante qualsiasi seria offerta relativa al 100% delle azioni di qualsiasi società quotata, in particolare se è in contanti, debba essere presa in considerazione - ha dichiarato Stelios Haji-Ioannou - non sono propenso ad accettare qualsiasi offerta per la Stelmar a meno che non sia un'offerta superiore all'attuale prezzo azionario di 33-34 dollari. Comunque non è mia intenzione lasciare del tutto il settore, ma di cambiare le mie azioni con quelle di un'altra compagnia di navigazione quotata. Per inciso, il valore della recente offerta di OMI per Stelmar, che non è stata portata a termine (
inforMARE del
7 giugno 2004, ndr), sulla base del prezzo di chiusura di ieri, avrebbe avuto un valore molto superiore ai 40 dollari per ogni azione di Stelmar. Non ho più alcuna fiducia nell'attuale management di Stelmar e penso che gli amministratori esterni dovrebbero, come minimo, attivarsi per rimpiazzarli nel più breve tempo possibile, come ha fatto Marks and Spencer PLC con il loro presidente e amministratore delegato non appena un'offerta è stata ricevuta dalla loro società».
Alla fine del primo semestre di quest'anno la flotta di Stelmar consisteva di 39 petroliere per una capacità complessiva di 2,3 milioni di tonnellate di portata lorda.