L'agenzia governativa spagnola SEPI ha stretto ieri un accordo con i sindacati per avviare una nuova serie di trattative sul futuro dei cantieri navali Izar. L'intesa prevede che le parti si impegnino a trovare una soluzione che non implichi la separazione dei cantieri navali militari da quelli civili.
Nel documento le parti si sono accordate per «iniziare un processo negoziale con l'obiettivo di mantenere l'attività militare e l'attività civile» e per «sviluppare un piano industriale che non implichi un'uscita individuale per ciascun centro» mentre a Bruxelles si tratta una soluzione per far uscire dalla crisi il gruppo navalmeccanico Izar.
L'accordo è stato sottoscritto da tutti i sindacati coinvolti nella trattativa con esclusione dell'organizzazione basca ELA (Euskal Sindikatua). In un comunicato l'ELA spiega oggi che, con l'accordo di ieri, «il governo guadagna tempo sul problema Izar e prende ossigeno per fare quello che ha in mente».