Il governo di Malta ha assegnato ieri il Malta Freeport in concessione per trent'anni alla francese CMA CGM, da cui riceverà in contropartita 331 milioni di dollari. L'esecutivo della Valletta ha ceduto la sua partecipazione in Malta Freeport Terminals Ltd., ma rimane proprietario dell'area su cui sorge il complesso portuale.
«La privatizzazione di Malta Freeport - ha osservato il governo della Valletta - giunge in un momento nel quale il porto maltese fa fronte alla feroce concorrenza dei suoi porti concorrenti di Algeciras, Cagliari, Taranto, Gioia Tauro e Damietta. Questa è un'industria ciclica, dove le tariffe possono variare del 25% nell'arco di sei mesi. Ciò significa che un cliente è perso o acquisito grazie ad una minima variazione delle tariffe praticate». «Anche l'analisi più superficiale sul settore - ha sottolineato l'esecutivo - dimostra che il miglior modo di operare in un mercato di questo tipo è che le principali compagnie di navigazione diventino anche proprietarie dei porti. Difatti oggi il porto di Algeciras è di proprietà di AP Møller, Taranto è di proprietà di Evergreen, Cagliari è di proprietà di P&O Needlloyd e Genova è di proprietà di MSC».
Il contratto, che è stato siglato dal presidente di Malta Freeport Corporation, Mark Portelli, dal segretario del ministero degli Investimenti, dell'Industria e dell'Information Technology di Malta, John Gatt, e dal vicepresidente esecutivo di CMA-GCM, Farid Salem, non comprende le infrastrutture per lo stoccaggi di prodotti petroliferi e le infrastrutture su cui opera Medserv Ltd., ed include limitazioni alla cessione di quote da parte della compagnia di navigazione francese. Inoltre Malta Freeport Corporation, l'authority portuale maltese, continuerà ad occupare alcuni uffici al Freeport Centre.
L'accordo prevede che CMA CGM affidi in subappalto la gestione delle attività terminalistiche a Portsynergy, la joint venture 50:50 tra la compagnia francese e il gruppo terminalista P&O Ports. Il gruppo armatoriale francese dovrà effettuare tutti gli investimenti necessari per il potenziamento delle infrastrutture e per la dotazione di attrezzature portuali. Il governo della Valletta ha precisato che - secondo le stime effettuate nel caso si fosse deciso di mantenere il Malta Freeport in mano pubblica - gli investimenti necessari nei prossimi cinque anni sarebbero ammontati a circa 130 milioni di dolllari.
CMA CGM ha istituito il proprio hub mediterraneo a Malta alla fine del 1997. Lo scorso anno la compagnia francese ha movimentato 812.000 teu al Malta Freeport, pari ad oltre il 60% dell'intera attività del complesso portuale, ammontata ad oltre 1,3 milioni di teu.
Farid Salem ha annunciato che la compagnia francese intende raddoppiare la capacità di traffico di Malta Freeport e vuole movimentarvi 2,3 milioni di teu all'anno. Il gruppo prevede inoltre di innalzare a 18 il numero delle gru di banchina.
Il contratto prevede comunque che Malta Freeport operi anche per conto di altre compagnie di navigazione e che le tariffe relative ai servizi di carattere nazionale siano sottoposte al controllo di Malta Freeport Corporation, che potrà anche determinare i livelli di servizio offerti agli operatori locali.
Inoltre i nuovi proprietari del Malta Freeport Terminal verseranno oltre cinque milioni di dollari per i primi cinque anni alla Malta Freeport Corporation per la fornitura di servizi di security. Secondo le previsioni, questo tipo di attività frutterà a Malta Freeport Corporation almeno altri 30 milioni di dollari nell'arco dei trent'anni.
Come conseguenza dell'accordo, il governo di Malta abolirà le attuali esenzioni sulle imposte sul combustibile utilizzato da Malta Freeport ottenendo un incremento annuo dei corrispondenti ricavi pari a circa 750mila lire maltesi (2,15 milioni di dollari), per complessivi 65 milioni di dollari nell'arco dei trent'anni della concessione.
B.B.