La Commissione Europea ha autorizzato oggi una serie di aiuti per complessivi 342 milioni di euro programmati dalla Regione Fiamminga a sostegno dei propri porti di Anversa, Ostenda e Zeebrugge. I fondi saranno utilizzati sia per la realizzazione di nuove infrastrutture che per la manutenzione di quelle esistenti, e in particolare per il dragaggio dei fondali.
L'esecutivo europeo ha stabilito che i finanziamenti destinati alla manutenzione delle chiuse e dei canali di accesso ai porti non costituiscono aiuti di Stato. «La Commissione - ha spiegato Bruxelles - ritiene che l'attività necessaria per assicurare un adeguato accesso da e per i porti non costituisca un'attività economica in grado di distorcere la concorrenza tra gli Stati membri, ma sia piuttosto un compito di carattere pubblico condotto nell'interesse generale e a beneficio dell'intera Unione».
In merito ai finanziamenti destinati alle infrastrutture portuali, la Commissione Europea ha ammesso di «non poter escludere l'esistenza di aiuti di Stato, visto che i fondi pubblici resi disponibili dalla Regione Fiamminga potrebbero servire a sostenere un'attività di tipo economico portata avanti da una determinata Autorità Portuale, per cui potrebbero offrire un vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti». «Tuttavia - ha precisato l'esecutivo europeo - lo sviluppo dei porti marittimi, che non costituiscono solo un elemento essenziale per un sistema di trasporto sostenibile ed intermodale, ma sono anche considerati quali centri dello sviluppo economico e sociale regionale, si inserisce pienamente nelle politiche sul trasporto e sul territorio dell'UE. Inoltre le misure si attengono ai criteri stabiliti dalle procedure giuridiche della Commissione relative al finanziamento delle infrastrutture. Di conseguenza la Commissione ha concluso che il finanziamento in questione non determina distorsioni».