Grecia, Cipro e Malta hanno bloccato ieri l'approvazione della decisione quadro del Consiglio europeo per l'introduzione di misure per combattere l'inquinamento marino determinato dalle navi, decisione che può essere varata solo all'unanimità.
Nello scorso giugno il Consiglio europeo aveva adottato una posizione comune sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni, comprese quelle di carattere penale, per i reati di inquinamento. Il principio base della proposta di direttiva - ha ricordato il Consiglio - è che tutti gli sversamenti di sostanze inquinanti - recita il testo della proposta - «sono considerati violazioni se commessi deliberatamente, incautamente o per negligenza grave» e il progetto di legge prevede che le nazioni dell'UE possano assumere le misure necessarie perché tali violazioni possano essere punite con sanzioni amministrative o di carattere penale.
La decisione quadro discussa ieri dal Consiglio Giustizia e Affari interni aveva tra l'altro l'obiettivo di specificare le sanzioni penali relative alle violazioni.
La questione sarà ora esaminata dal Consiglio europeo nel meeting in programma il 4 e 5 novembre prossimi a Bruxelles.