Potrebbe essere il commissario europeo designato all'Energia e ai Trasporti, il francese Jacques Barrot, ad essere uno degli esclusi dal nuovo esecutivo UE nell'ambito del «rimpasto limitato» promesso ieri dal presidente designato della Commissione Europea,
José Manuel Barroso nel suo breve intervento al Parlamento UE nel quale ha chiesto tempo per poter rivedere la sua squadra di governo e sottoporla al vaglio dei parlamentari europei, in maggioranza intenzionati a bocciare la precedente lista di commissari proposta dal politico portoghese.
Ma l'eventuale esclusione di Barrot non dipenderà da scelte europee, quanto dall'insistenza della Francia per ottenere un ministero più prestigioso in seno alla Commissione Europea. Parigi, com'è noto, avrebbe voluto che Barroso riservasse ad un esponente francese la responsabilità del settore della concorrenza. Il rimpasto consente ora al governo di Jean-Pierre Raffarin di riproporre la candidatura di un francese per quella poltrona.
Commentando il rinvio del voto sulla nuova Commissione, i parlamentari francesi contrari alla nomina del primo team di ministri presentato da Barroso non hanno rinnovato solo le critiche per la decisione del portoghese di designare l'italiano Rocco Buttiglione alla Giustizia, ma hanno sottolineato nuovamente e con rinnovato vigore il conflitto di interessi contestato all'olandese Neelie Kroes, scelta da Barroso per guidare il settore della Concorrenza, ma poco gradita per la sua partecipazione ai consigli di amministrazioni di importanti società internazionali, tra cui l'impresa di navigazione Royal P&O Nedlloyd (
inforMARE del
2 settembre 2004).
Bruno Bellio