Ieri a Roma, nella sede di Assoporti, si è tenuta una riunione tra i rappresentanti di Assologistica, Assiterminal, Ancip, Antep, Assocostieri, Confitarma, Fedarlinea, Federagenti, Fedespedi, Fise-Uniport, per discutere gli aspetti connessi ai surcharges introdotti dai terminalisti a seguito dell'applicazione delle misure di security previste dall'International Ship and Port Facility Security (ISPS) Code, entrato in vigore il 1' luglio scorso.
Le associazioni - ha reso noto oggi Assoporti - hanno concordato sulla disponibilità ad «attivare, con il coinvolgimento dei propri associati, "tavoli" locali di approfondimento, promossi da Assoporti, relativamente a problematiche derivanti dall'applicazione dell'ISPS surcharge», a «valutare congiuntamente eventuali variazioni generalizzate dei costi della sicurezza (salvo incrementi Istat)», ad «esaminare congiuntamente le conseguenze delle dinamiche future per effetto dell'estensione dell'ISPS Code ad altre tipologie o settori di traffico» e infine a «valutare congiuntamente le posizioni da assumere in sede comunitaria allo scopo di evitare distorsioni della concorrenza tra i porti italiani e rispetto a quelli europei ed in particolare mediterranei».