Nel primo semestre dell'anno fiscale 2004, conclusosi lo scorso 30 settembre, il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) ha riportato un utile netto di 33,5 miliardi di yen (302,1 milioni di dollari) su un ricavo operativo di 413,6 miliardi di yen, contro rispettivamente 15,9 miliardi e 362,1 miliardi di yen nella prima metà dell'anno fiscale precedente. Il risultato operativo è ammontato a 60,2 miliardi di yen, contro i precedenti 34,3 miliardi di yen.
Illustrando oggi l'attività del gruppo nei diversi comparti d'attività, "K" Line ha rilevato una notevole crescita dei traffici container tra Asia e Nord America rispetto al primo semestre dell'anno fiscale 2003; in crescita sono risultati anche i traffici containerizzati tra Asia ed Europa e quelli intra-asiatici, così come è stato positivo il trend dei traffici per l'Australia, il Sud Africa e il Sud America. Il gruppo ha registrato una ripresa anche nei traffici containerizzati nord-sud, inclusa l'America centrale e meridionale, l'Africa e le rotte intra-asiatiche. "K" Line ha attuato un potenziamento dei propri servizi container riferiti a tutti questi mercati. Differente l'atteggiamento della compagnia giapponese nei confronti del mercato transatlantico, dove - ha precisato - è stata «implementata una razionalizzazione, comprendente la sostituzione delle navi in servizio con unità più piccole».
«Il ricavo operativo complessivo nel settore container - ha osservato "K" Line - ha superato sensibilmente quello dello stesso periodo dell'anno precedente grazie agli effetti della crescita della movimentazione delle merci e del rialzo dei noli. Nonostante fattori negativi, inclusi l'aumento del prezzo del combustibile, una crescita dei costi dei noleggi e un aumento dei costi operativi determinato dalla congestione nei terminal della West Coast USA, i profitti sono notevolmente cresciuti ed hanno superato le previsioni, dato che la compagnia ha continuato a promuovere le attività di riduzione dei costi, inclusa una limitazione dei costi di sbarco e imbarco e di posizionamento dei container vuoti».
Nel settore delle bulkcarriers, i noli hanno registrato livelli record dalla fine del 2003, ma - ha osservato "K" Line - sono entrati in un periodo di riallineamento nel primo trimestre dell'anno fiscale 2004. Un'ulteriore rialzo è stato comunque rilevato nel secondo trimestre.
Nel settore delle car carrier "K" Line ha registrato un considerevole aumento delle esportazioni di vetture dal Far East; in crescita anche l'attività nella regione transatlantica e in quella del sud-est asiatico. Complessivamente il numero di auto trasportate dal gruppo è aumentato notevolmente rispetto al primo semestre dell'anno fiscale 2003.
Positivi anche i risultati nei settori del trasporto di gas naturale liquefatto e di petrolio.
Sempre oggi "K" Line ha annunciato la predisposizione di un nuovo piano di crescita che si concluderà nel 2009, quando cadrà il 90' anniversario della costituzione del gruppo. Obiettivo del piano è di realizzare nell'anno fiscale 2010 un ricavo operativo consolidato di un trilione di yen e di ampliare la flotta a 461 navi entro l'anno fiscale 2008, contro le circa 380 navi alla fine del corrente anno fiscale. Nel corso del periodo oggetto del programma, denominato "K" Line Vision 2008, per il potenziamento della flotta la compagnia effettuerà investimenti pari a 730 miliardi di yen sia per la costruzione di 181 navi che per il noleggio di 46 navi (215 miliardi di yen).