Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la relazione trimestrale al 30 settembre 2004 che mostra un passivo prima delle imposte e delle voci straordinarie di 28,7 milioni di euro su ricavi per 1.117,8 milioni di euro, contro un passivo prima delle imposte e delle voci straordinarie di 47,4 milioni di euro su ricavi per 1.157,5 milioni di euro nel corrisponde periodo dell'esercizio 2003. Il margine operativo lordo è ammontato a 48,0 milioni di euro (-26,4%), mentre il risultato operativo è stato negativo per 13,6 milioni di euro, contro una perdita di 21,9 milioni di euro nel terzo trimestre dello scorso anno.
L'indebitamento finanziario netto è aumentato dal 30 giugno 2004 di 53 milioni di euro attestandosi a 1.712 milioni di euro al 30 settembre scorso. Le disponibilità e i crediti finanziari a breve del gruppo nel medesimo periodo - ha precisato Alitalia - sono diminuiti da 183 milioni di euro a 96 milioni di euro.
Nel periodo luglio-settembre di quest'anno Alitalia ha immesso capacità aggiuntiva nel settore passeggeri pari ad un incremento del 14,2% rispetto al terzo trimestre del 2003, a cui ha fatto riscontro una crescita del 14,6% del trasportato espresso in passeggeri chilometro.
I primi nove mesi di quest'anno sono stati archiviati con un passivo prima delle imposte e delle voci straordinarie di 358,1 milioni di euro su ricavi per 3.045,5 milioni di euro, contro un passivo prima delle imposte e delle voci straordinarie di 364,9 milioni di euro su ricavi per 3.250,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2003. Il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati negativi rispettivamente per 77,9 milioni di euro e 312,4 milioni di euro, contro perdite per 29,6 milioni di euro e 283,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2003.
Il consiglio di amministrazione prevede che l'intero esercizio 2004 sarà archiviato «con una perdita prima delle partite straordinarie e delle imposte non dissimile nella sostanza da quella registrata nel 2003, nel mentre - viene precisato - l'appostazione degli accantonamenti emersi dalla definizione del piano industriale, già accolti nella situazione semestrale e pari a 289 milioni di euro, produrranno un peggioramento a livello di risultato netto».