L'organizzazione non-profit statunitense di ricerca RAND Corporation ha sollecitato il governo americano ad assumere un ruolo di primo piano nel predisporre strategie per preparare questo comparto ad affrontare un eventuale attacco terroristico e a controbattere rapidamente gli effetti negativi determinati da un attacco di questo tipo. L'esortazione è contenuta in un rapporto sulle strategie da adottare per proteggere l'industria del trasporto marittimo dei container, intitolato "Evaluating the Security of the Global Containerized Supply Chain", che è stato illustrato ieri dall'organizzazione.
Il rapporto sottolinea anche la necessità che il settore privato collabori con il governo al miglioramento della sicurezza e all'introduzione di misure che consentano di ridurre i ritardi determinati alle operazioni marittime da eventuali attacchi terroristici, dalla congestione dei traffici, dalla chiusura dei porti e da problemi di tipo tecnologico.
«Questo rapporto - ha detto Henry Willis, ricercatore associato di RAND e autore del documento insieme con David Ortiz - descrive come rispondere alle critiche necessità di sicurezza ed efficienza di un'industria che muove annualmente merci del valore di oltre 500 miliardi di dollari e che collega gli Stati Uniti e la sua economia con il resto del mondo».