Il mercato cinese rappresenta una grande opportunità di sviluppo per le industrie italiane, ma è anche necessario tenere in considerazione alcuni rischi legati a inquinamento ambientale, sistema sanitario arretrato, tutela dei diritti umani, nuove diseguaglianze e disoccupazione che, nei prossimi anni, potrebbero incidere sull'economia cinese. La considerazione è emersa in occasione del dibattito, svoltosi nei giorni scorsi, organizzato dal Propeller Club di Genova sul tema "Italia-Cina.rapporti commerciali tra i due Paesi e quale futuro per il Mediterraneo" al quale è intervenuto in qualità di relatore l'avvocato Giampaolo Naronte.
Il settore dello shipping - è stato ricordato - sta giocando un ruolo primario nella crescita dell'economica cinese con particolare riferimento al sistema portuale costiero integrato con i canali navigabili dell'interno di cui il paese asiatico è ricchissimo. La punta di diamante è rappresentata dal traffico container in costante crescita: si prevede, infatti, che entro il 2008, il volume complessivo del traffico containerizzato da e per i porti cinesi raggiunga la soglia di 109 milioni di teu rispetto agli attuali 59 milioni, con un incremento su base annua compreso tra il 15 ed il 20%.