Il ministero delle Attività marittime e della Pesca di Seul ha annunciato ieri la conclusione della procedura di designazione a zone di libero scambio dei principali container terminal e di altre aree dei porti di Busan e Gwangyang.
La zona di libero scambio di Busan-Jinhae si estende per oltre quattro milioni di metri quadrati, mentre quella di Gwangyang occupa oltre 5,3 milioni di metri quadrati.
«Alle imprese dei distripark portuali - ha annunciato il ministero - saranno dati incentivi di vario tipo, come esenzioni tariffarie e fiscali. Si prevede che la Corea diventerà un hub logistico per l'Asia nord-orientale, con i suoi porti che daranno servizi a valore aggiunto come la distribuzione, la manipolazione e l'assemblaggio così come il carico e lo stoccaggio delle merci». Il dicastero ha ricordato che nei distripark di Busan e Gwangyang, nei quali si insedieranno cinque imprese logistiche multinazionali, affluiranno investimenti esteri per complessivi 135 miliardi di won (130 milioni di dollari).