Oggi, presso la sede dell'Ipsema, l'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, il presidente e il direttore generale dell'ente, Antonio Parlato e Maria Clotilde Calamita, hanno incontrato Claudio Lenoci, direttore dell'ufficio di Roma dell'International Labour Organization (ILO). L'incontro è stato incentrato sui temi della collaborazione, dell'unità di intenti e dello scambio di informazioni tra Ipsema e ILO per la costruzione di un percorso comune, attraverso un possibile protocollo d'intesa.
«L'Ipsema - ha detto Antonio Parlato - è un ente altamente specializzato nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali che possono colpire i lavoratori del mare, ed è quindi particolarmente interessato all'elaborazione del testo unico sul lavoro marittimo - la cui approvazione è prevista per il prossimo anno a Ginevra - capace di riunire ed aggiornare la molteplicità di convenzioni e di raccomandazioni specifiche che dagli anni '20 hanno interessato i lavoratori del mare». «La nostra collaborazione con l'ILO - ha aggiunto - nasce dalla comune sensibilità verso temi che hanno assunto ormai una rilevanza internazionale ed ineludibile come ad esempio la responsabilità sociale, tema sul quale proprio l'ILO è impegnato attraverso il progetto del Global Compact con le Nazioni Unite e l'OCSE, progetto al quale ha recentemente aderito anche il nostro Istituto».
«L'Ipsema per incrementare la propria funzione istituzionale sul versante della prevenzione - ha ricordato Parlato - ha allo studio l'istituzione dell'Osservatorio sui sinistri navali, gli infortuni e le malattie professionali dei marittimi. L'Osservatorio intende essere un utile strumento di conoscenza: le indicazioni saranno materia di analisi anche per gli aspetti di rilevanza tecnica legati ai sinistri per consentire un sempre più costante innalzamento dei livelli di sicurezza delle condizioni di lavoro dei marittimi. Del resto l'Ipsema raccoglie da anni i dati relativi agli infortuni, basti pensare che sono allo studio ben 50 casi di sinistri navali verificatosi nel solo 2004 e che l'Istituto effettua le codifiche
ESAW 3 rispetto proprio alle variabili che riguardano gli infortuni».