L'aver messo a disposizione del comandante una nave in cattive condizioni, equipaggiata in maniera insufficiente e con certificati di sicurezza scaduti, l'abbandono della nave da parte del comandante - fatti che hanno portato alla perdita di una nave e alla morte di molte persone - sono alcuni dei capi d'imputazione contestati dalla Corte di Algeri al presidente della Compagnie Nationale Algérienne de Navigation (CNAN), Ali Koudil, al comandante e ad un ingegnere della nave
Batna, al direttore tecnico e al responsabile della flotta della compagnia, che sono trattenuti in carcere da due giorni. Reati sono stati contestati ad altre 12 persone, che però sono state lasciate a piede libero.
I fatti risalgono alla notte di sabato 13 novembre 2004, quando nei pressi del porto di Algeri - nel corso di una tempesta - la nave
Béchar della CNAN è affondata e la nave
Batna, anch'essa della compagnia algerina, si è arenata. L'incidente ha provocato la morte di 16 dei 22 membri dell'equipaggio della
Béchar.