In Alaska si profila un nuovo duro scontro tra l'industria crocieristica e le organizzazioni ambientaliste. La NorthWest Cruiseship Association (NWCA), un'organizzazione che rappresenta le principali compagnie crocieristiche che operano nel Pacifico nordoccidentale, si è rivolta alla Superior Court dell'Alaska per contrastare un referendum promosso da alcune associazioni ambientaliste che prevede l'introduzione di nuove imposte a carico del settore crocieristico a compensazione dell'inquinamento causato dalle navi.
Alla fine dello scorso anno il governatore dell'Alaska ha dato il via libera all'iniziativa referendaria Cruise Ship Ballot Initiative (CSBI), presentata da Responsible Cruising in Alaska (RCA), Campaign to Safeguard America's Waters e Bluewater Network. Gli abitanti dell'Alaska saranno chiamati a pronunciarsi in merito nell'agosto del 2006.
La CSBI prevede che venga imposta una tassa a carico delle compagnie crocieristiche pari a 50 dollari per ciascun passeggero imbarcato sulle navi da crociera che operano in Alaska; la proposta prevede inoltre che le navi da crociera si dotino di permessi per lo scarico delle acque di scolo, che le compagnie versino allo Stato dell'Alaska una percentuale degli introiti derivanti dai giochi d'azzardo svolti a bordo delle navi e che paghino l'imposta sul reddito delle persone giuridiche in Alaska. «Questa iniziativa - aveva osservato il rappresentante di Bluewater Network, Teri Shore - impedirà all'industria crocieristica di sfruttare l'economia e l'ambiente dell'Alaska. Certamente l'industria crocieristica griderà "al lupo" perché dovrà pagare la propria equa parte, ma il sostegno a questa iniziativa dimostra che gli abitanti dell'Alaska sono probabilmente stufi di manager delle crociere che urlano di dolore per la salvaguardia delle imprese e la mancata protezione dell'ambiente».
La proposta delle organizzazioni ambientaliste è stata sottoscritta da 23.459 persone, 174 in più rispetto alla quota necessaria per far ricadere la votazione in concomitanza con il ballottaggio delle elezioni primarie dell'agosto del 2006. NorthWest Cruiseship Association e quindici associazioni e operatori del settore turistico hanno chiesto alla Superior Court di verificare che le firme siano state apposte solo da persone iscritte alle liste dei votanti.
«Noi appoggiamo le iniziative democratiche - ha detto il presidente di NWCA, John Hansen - e, in quest'ambito, quali rappresentanti delle compagnie crocieristiche e di migliaia di cittadini dell'Alaska che si guadagnano da vivere con l'industria del turismo, è nostra responsabilità indagare sulla procedura di verifica delle firme per assicurare che l'iniziativa riceva il sostegno di votanti con i requisiti necessari, come previsto dalla costituzione».