Il ministro per le Infrastrutture, l'Energia e le Risorse della Tasmania, Bryan Green, ha annunciato oggi l'appoggio del governo al piano di ristrutturazione dei quattro enti portuali dell'isola (Burnie, Devonport, Launceston e Hobart) che prevede il loro accorpamento in un'unica entità. «Un'unica entità portuale - ha detto Green - occuperebbe una posizione nel mercato nazionale comparabile a quella di Fremantle, si avvicinerebbe a Brisbane e sarebbe molto più grande di South Australia. Avremo maggior accesso agli investimenti e ai fondi per le infrastrutture e saremo in grado di pianificare strategicamente lo sviluppo e la crescita portuale. Inoltre un'analisi prevede che l'accorpamento avrà la capacità di generare efficienza e risparmi fino a cinque milioni di dollari all'anno».
Green ha ricordato che quasi il 99% del traffico delle merci da e per la Tasmania avviene via mare e che il Bureau of Transport and Regional Economics prevede che il volume degli scambi raddoppierà entro il 2020.
Il ministro ha assicurato che l'accorpamento dei quattro enti portuali non avrà ripercussioni sui posti di lavoro dei quattro enti portuali e che i dirigenti degli enti manterranno i loro incarichi nella nuova struttura, che avrà sede nel nord della Tasmania.