Il Comitato Portuale di Ravenna ha approvato oggi il bilancio preventivo riformulato per ottemperare alle prescrizioni del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a seguito della Legge Finanziaria 2005, approvata a fine 2004.
«I vincoli posti dalla Legge Finanziaria e la mancanza di definizioni univoche di alcuni dei limiti in essa contenuti - ha sottolineato la port authority di Ravenna - hanno provocato una situazione di notevole incertezza nelle scelte delle Autorità Portuali, che stanno operando in regime di esercizio provvisorio. Incertezze e rischi che l'Autorità Portuale di Ravenna ha puntualmente evidenziato ad istituzioni centrali e locali, alle associazioni economiche ed alla comunità portuale, non solo per il grave impatto che avrebbero avuto sulla possibilità di dare continuità e certezza all'opera di adeguamento infrastrutturale del porto di Ravenna ma anche per i pesanti contenziosi cui si sarebbe esposta l'Autorità Portuale verso le imprese con cui si sono assunti precisi e specifici obblighi contrattuali».
L'Autorità Portuale di Ravenna ha spiegato che, in assenza delle indicazioni fornite dal ministero, avrebbe potuto disporre «di 7,7 milioni di euro per la previsione di competenza relativa agli investimenti e di 14,3 milioni di euro per gli stanziamenti di cassa, a fronte di un fabbisogno di cassa incomprimibile assai più alto». «Tali indicazioni - ha precisato l'ente portuale - si possono così sintetizzare: per ciò che riguarda le previsioni di competenza, la spesa corrente (quella cioè necessaria al funzionamento della struttura, escluso il personale) non supererà le corrispondenti cifre del 2003 maggiorate del 4,5%, mentre le previsioni per le spese in conto capitale (cioè per investimenti) si attesteranno entro il limite del 2004 maggiorato del 2%. Le previsioni di cassa si attesteranno anch'esse entro quest'ultimo limite. Il bilancio così formulato consente di raggiungere tre obiettivi fondamentali: un forte contenimento della spesa corrente, contribuendo con ciò al rigore necessario alla finanza pubblica; la salvaguardia degli investimenti indispensabili all'adeguamento ed allo sviluppo dell'infrastruttura portuale nonché ai provvedimenti necessari alle manutenzioni, safety e security; peraltro con finanziamenti già deliberati dal Ministero e quindi coperti finanziariamente; il mantenimento degli impegni assunti in materia di contratti già stipulati e di pagamenti di lavori in corso».
«Tale bilancio, una volta approvato di concerto tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ministero dell'Economia e delle Finanze - ha concluso l'Autorità Portuale - permetterebbe di realizzare una serie di interventi infrastrutturali di grande rilievo, ricompresi nel Programma Triennale dei Lavori, approvato contestualmente dal Comitato Portuale di oggi».