Ieri una delegazione di tecnici dell'Autorità Portuale di Genova e della Regione Liguria hanno visitato il cantiere sud del traforo ferroviario del Lotschberg (Svizzera). Erano accompagnati dal presidente dell'ente portuale, Giovanni Novi, e dal direttore del l'UIC (Union Internationale des Chemins de Fer), Maurizio Bussolo.
Scopo della visita - ha reso noto oggi la port authority - era l'osservazione "in situ" del trasferimento dalle gallerie di costruzione del materiale di risulta (smarino) alle discariche tramite nastri trasportatori. La lunghezza di questi nastri raggiunge e supera all'esterno nove chilometri, permettendo così il trasferimento del materiale senza utilizzare nessun mezzo gommato.
I lavori del traforo (lungo 37 chilometri) sono stati illustrati dal responsabile del cantiere Christophe Carron della società ferroviaria BLS (Basel Lotschberg Simplon) e da Werner Achersold, direttore della società Marti che fornisce, gestisce ed effettua la manutenzione dei nastri trasportatori.
Questo tipo di soluzione, utilizzata con ottimi risultati dagli svizzeri - ha precisato l'Autorità Portuale - potrebbe essere impiegata per far defluire il materiale di risulta del traforo del Terzo Valico e della gronda autostradale in porto, dove verrebbe utilizzato per i progettati riempimenti di Ronco-Canepa e Bettolo, evitando il passaggio di camion attraverso la città.