Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato oggi all'unanimità il bilancio consuntivo 2004 e il nuovo Piano Operativo Triennale 2005-2007. L'esercizio 2004 si è chiuso con un avanzo economico di 1.458.460 euro. Il capitolo degli investimenti in opere e attrezzature portuali segnala finanziamenti per 90.945.626 euro, mentre il valore degli investimenti in corso ammonta a 169.229.165 euro.
«Anche per il 2004 - ha dichiarato il presidente della port authority di Napoli, Francesco Nerli - l'Autorità Portuale è riuscita a mantenere alto l'impegno per il completamento infrastrutturale dello scalo. Importanti opere, infatti, abbiamo inaugurato in questo anno a conferma della nostra capacità di spesa e della nostra volontà di rendere lo scalo partenopeo centro economico e di sviluppo per la città e la regione. È invece per l'anno in corso che persistono forti incertezza a causa dei tagli imposti dal ministro dell'Economia agli enti pubblici. Noi auspichiamo e soprattutto sollecitiamo l'invio, così come dichiarato dal ministro Lunardi, della circolare che esclude le Autorità Portuali dal taglio garantendo il mantenimento dei livelli di spesa e di investimenti già previsti per l'anno 2005».
Commentando il contenuto del nuovo Piano Operativo Triennale 2005-2007, Nerli ha detto che «presenta un idea chiara e precisa su ciò che il porto di Napoli è e sarà nel panorama della portualità italiana e europea: un porto strategico nel sistema dei porti del Mediterraneo sia sotto l'aspetto geografico-economico e sia della diversità e molteplicità di traffici che in esso si svolgono».
In particolare il POT prevede lo sviluppo delle autostrade del mare con la realizzazione di una serie di infrastrutture per il potenziamento delle banchine e il miglioramento della viabilità interna del porto. In tale prospettiva - ha precisato l'Autorità Portuale - è stato realizzato il consolidamento e adeguamento del molo Immacolatella Vecchia e sono in corso di progettazione la predisposizione degli ormeggi di punta alla Calata del Piliero e una nuova viabilità che, al di fuori del regime doganale, colleghi direttamente la Calata Piliero al varco Bausan e alla rete autostradale nazionale. Per il settore del traffico passeggeri, il POT 2005-2007 conferma la scelta effettuata già alcuni mesi dal Comitato Portuale di spostare i traghetti a Calata Porta Massa e di concentrare al Beverello il traffico dei mezzi veloci.
Nel settore del traffico commerciale il piano è incardinato sullo sviluppo della Darsena di Levante. Secondo le previsioni il terminal di levante consentirà la movimentazione di 800.000 teu all'anno, portando il totale annuale dagli attuali 450.000 teu a 1.400.000 teu entro il 2020.
Il piano ha inoltre l'obiettivo di rilanciare il settore delle riparazioni navali con interventi sia di tipo infrastrutturale che di tipo organizzativo, facendone il punto di riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo.