I riparatori navali di Genova versano benzina su un fuoco. Lo scalo del capoluogo ligure è teatro in questi giorni di nuove polemiche alimentate dalla decisione del presidente dell'Autorità Portuale, Giovanni Novi, di chiedere le dimissioni al suo primo collaboratore, il segretario generale dell'ente Sandro Carena. Richiesta respinta ieri dallo stesso Carena al rientro dalle ferie.
Ora le divergenze tra il presidente e il segretario generale dell'authority dovranno essere risolte definitivamente dal Comitato Portuale che, se non interverranno altre vicende, sarà convocato per esaminare la proposta di dimissioni forzate del manager.
La questione ha spaccato l'Autorità Portuale: i dipendenti dell'ente, con un paio di comunicati di tenore opposto inviati ad un quotidiano locale, hanno manifestato in un caso la loro solidarietà al presidente Novi, nell'altro la loro solidarietà al segretario generale Carena.
Molti operatori portuali hanno inasprito il proprio giudizio sull'azione di Novi. Primo fra tutti Luigi Negri, presidente di Assiterminal, che ha espresso il suo forte dissenso ed ha criticato Novi per non aver portato la questione all'esame del Comitato Portuale, organo che ha nominato il segretario generale della port authority.
Oggi i riparatori navali di Genova, anche se per un'altra questione, hanno criticato le «iniziative, fortemente discutibili nelle modalità e nella sostanza, assunte dal presidente Giovanni Novi senza alcun confronto preventivo con i riparatori, da sempre interlocutori diretti dell'Autorità Portuale sui problemi afferenti i bacini di carenaggio e la loro gestione». Gli operatori del settore industriale del porto hanno sottolineato in una nota come «la convocazione d'urgenza del consiglio di amministrazione di Ente Bacini Srl per l'accoglimento delle dimissioni dalla carica di presidente di Carlo Vinelli sia un'ulteriore conferma della crescente distonia tra l'Autorità Portuale, socio di maggioranza di Ente Bacini, e i riparatori navali, che partecipano alla società con una quota di minoranza attraverso la Riparatori Navali Genovesi Srl». In particolare, secondo i riparatori navali genovesi, «costituisce un fatto gravissimo, inoltre, che i riparatori abbiano appreso della possibile sostituzione di Carlo Vinelli dagli organi di stampa e non nelle sedi opportune, con noncuranza delle procedure formali, che garantiscono la trasparenza e la condivisione delle scelte di gestione».
Il prossimo Comitato Portuale rischia di trasformarsi in un ballottaggio tra Novi e Carena.
B.B.