I rappresentanti delle amministrazioni comunali delle città sede di Autorità Portuali di La Spezia, Ancona, Civitavecchia, Ravenna, Piombino e Carrara si sono incontrati oggi a Livorno, su invito del sindaco della città, Alessandro Cosimi, in qualità di coordinatore nazionale ANCI - Porti, per discutere dell'attuale situazione della portualità italiana.
Nel corso dell'incontro - ha reso noto l'amministrazione comunale di Livorno - «i presenti hanno espresso la loro netta contrarietà alla proposta di modifica della legge 84/94 formulata dal senatore Grillo, con cui si vuole affidare al solo ministro la nomina dei presidenti di 12 porti nazionali, espropriando del tutto i territori e le loro rappresentanze dal ruolo, seppur limitato, fin qui avuto. Al contrario i comuni chiedono che la legge 84 venga modificata aumentando nei comitati portuali il peso delle amministrazioni territoriali, in quanto rappresentanti degli interessi generali delle comunità e di tutte le loro componenti, economiche, politiche e sociali».
«Occorre - è stato osservato - riavvicinare l'Italia all'Europa, dove sono i comuni che pianificano le grandi strategie di sviluppo urbanistico dei porti nel contesto della pianificazione nazionale, mentre le Autorità Portuali gestiscono tali indirizzi in funzione del proprio ruolo imprenditoriale e di promozione del porto. I comuni ribadiscono che i porti, nelle loro strategie infrastrutturali non possono essere delle realtà extra- territoriali, ai confini delle quali si fermano i progetti e gli indirizzi degli enti territoriali (comune, provincia e regione). Devono invece assolvere al decisivo ruolo di rilancio della portualità italiana intesa come un bene nazionale che può e deve svilupparsi in un rapporto di piena sintonia tra Stato e governi locali».
È stato sottolineato inoltre quanto i Comuni portuali si siano impegnati per il superamento del "tetto" degli investimenti previsto nella finanziaria 2005 e si aspettino di trovare nella nuova legge finanziaria risposte adeguate agli enti locali e alle Autorità Portuali per il finanziamento delle infrastrutture di cui i territori hanno bisogno per il loro sviluppo.